ciclicità, conosci te stessa

Ciclica come…

Immerse nell’universo, ne seguiamo i cicli che sono il ritmo della vita. Per questo le stagioni le sentiamo sulla nostra pelle e nell’anima.

Ognuna di noi ha le sue preferenze in proposito. Io amo soprattutto l’autunno, quella sensazione di intimità e casa e voglia di fare le cose; il cielo nuvolo come spesso al Nord, i primi golfini morbidi, una tazza di tè caldo nel pomeriggio e il crepuscolo che arriva prima anche se mi piacciono molto pure le giornate lunghe della tarda primavera quando esplode la voglia di viaggiare in bici!
Negli anni attorno alla menopausa il piacere dell’autunno l’avevo perso. Le foglie che ingialliscono, il buio prima, la natura che chiede raccoglimento mi comunicavano una certa inquietudine e tanta malinconia ed ero decisamente più propensa ad amare la primavera con i suoi nuovi inizi… Nel pieno della fase di transizione credevo che il mio sentire sarebbe rimasto quello, e invece dopo aver superato la menopausa l’autunno mi ha conquistato di nuovo!

Se alla ciclicità stagionale siamo profondamente connesse – basta pensare che quando arriva una giornata invernale troppo calda o estiva troppo fredda ne siamo subito disturbate, – se la natura ha una sua intrinseca armonia, distaccarcene e vivere come se i mesi fossero più o meno tutti uguali ed equinozio e solstizio giorni qualunque ci procura malessere. L’armonia va salvaguardata che significa entrare in sintonia con l’energia che ogni stagione esprime con caratteristiche proprie.

L‘autunno ora ci invita a raccogliere l’energia all’interno di noi stesse per andare al cuore delle cose e favorire il nostro fluire verso il cambiamento.
Dal punto di vista energetico, la stagione autunnale coincide con il premestruo e la perimenopausa e come la primavera è una fase dinamica. Alti e bassi, grandi emozioni, creatività e spazio alle immagini – che si sogni a occhi aperti o durante la notte poco importa – per entrare in contatto con la parte più profonda e misteriosa di noi stesse, quella che sa e alla quale possiamo affidarci, quella che ci invita ad abbassare le luci del mondo e a fare silenzio almeno un po’ per ritrovarci.

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