ciclicità, conosci te stessa, pensiero circolare

La strada che sto percorrendo e propongo anche a te

Stagione chiassosa, l’estate. Spiagge affollate in cui il chiacchiericcio di fondo diventa rumore, sentieri presi d’assalto e neppure una panca per mangiare tranquilli l’ultimo panino prima di riscendere a valle; ciclopedonali per bici sfreccianti come se godersi il panorama fosse una perdita di tempo. Ci stiamo riappropriando di ciò che ci è mancato per due lunghi inverni, ed è bello che sia così, possiamo farlo, ma tutto come prima?!

Io ho bisogno di silenzio anche d’estate. E di tempi lenti. Amo la bicicletta, pedalare non mi costa fatica e se il vento è favorevole piace anche a me spingere sui pedali, ma poi rallento. Prediligo il viaggio lento. Mi piace guardarmi intorno, sentire i profumi, canticchiare, sorridere ai ciclisti che incrocio come per complicità segreta fra chi ama le due ruote. Mi piace cercare la luna nel cielo anche se sono le dieci del mattino. E mi piace sentire le stagioni sulla pelle, dentro la pelle. E poi fermarmi per uno spuntino sotto un albero (gli spuntini, a dire il vero, sono diversi e frequenti, ma qualcuno va pur bene in sella). E prima di riprendere la strada ringrazio dell’accoglienza il mio custode e lo abbraccio. Faccio il pieno di energia.

Il tempo lento va a braccetto con il silenzio. Profumi e colori stanno insieme. Il mio lavoro non renderebbe senza tutto questo. Tante ore davanti ad un computer prosciugano, troppo seduti non fa bene. Eppure sono le nostre giornate. Il profitto lo richiede, l’economia gira così, il Pil detta legge. È un valore il Pil? Intendo dire, nutre i nostri pensieri più belli? Fa bene al corpo e all’anima? Tiene in considerazione la ciclicità di donne e uomini e la natura con le sue stagioni? Lo stesso universo è ciclico eppure perseguiamo un sistema di pensiero lineare che informa economia, cultura e società; un mondo in cui l’affanno taglia i sentimenti e non si sta più bene nelle cose che si fanno.

Il Ciclo dei Desideri, il progetto di divulgazione e counseling al femminile di cui sono autrice e promotrice, si fa anche queste domande e più che risposte cerca alternative a quelle preconfezionate. D’altronde quando ci si focalizza sulla ricchezza del mondo interiore, quando si incomincia ad ascoltare la propria ciclicità fidandosi del proprio ritmo, le domande arrivano al traino di bisogni spesso inascoltati e sogni che chiedono di mettere radici. Perché per stare bene fuori occorre stare bene dentro, occorre rifarsi natura.

Questa è la strada che sto percorrendo, un cammino lento come piace a me. Se ti ci ritrovi, la propongo anche a te attraverso seminari esperienziali, laboratori di scrittura espressiva e percorsi personalizzati. Per la parte divulgativa trovi altri articoli nel blog del Ciclo dei Desideri, dialoghi e rubriche on line.
Per qualunque cosa scrivimi e non tarderò a risponderti!

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