ciclicità, conosci te stessa, maschile e femminile

La sacra impronta

Oggi, 22 aprile, è la giornata della Terra. Il globo terrestre, il cerchio, ma anche l’humus, le sostanze che compongono la terra, da cui deriva umano, umanità. La terra nutre, accoglie, trasforma.
In medicina tradizionale cinese è l’elemento che favorisce i passaggi e dal punto di vista energetico corrisponde alla tarda estate, al pomeriggio che dal mezzogiorno ci conduce alla sera e rappresenta il senso del gusto che ci permette di riconoscere ciò che ci fa bene.
Immediato per me il collegamento con la Madre, matrix, utero, la casa-rifugio del cuore, il grembo cosmico che genera cultura di pace perché non prevede discriminazioni; i cicli della terra che ci indicano la strada dell’armonia originaria e originale di ciascuno di noi. La Terra è dea madre che non conosce dominio ma continuamente crea. Non sta là nell’alto dei cieli, non chiede di essere venerata ma di essere rispettata perché rispettandola onoriamo la nostra sacra impronta originaria.

Ma dove siamo finiti allora?!

Il modo in cui viviamo la relazione con la Terra rapresenta il nostro modo di relazionarci con il femminile. Donne e uomini, siamo chiamati in causa.
La questione ambientale è sotto gli occhi di tutti così come lo è la questione femminile, sì la situazione delle donne, quante perle nascoste…
Se ampliassimo lo sguardo ne intuiremmo il collegamento. Ma siamo abituati alla frammentazione per cui vediamo un pezzetto alla volta e l’idea è che le donne abbiano bisogno di aiuto. A me in realtà sembra che questo sia uno spostamento del problema: non siamo noi donne ad avere bisogno di aiuto, magari per aderire a un sistema per nulla funzionale a ciò che siamo! È il mondo stesso ad avere bisogno di aiuto attraverso il nostro sguardo e le risorse che, proprio in quanto donne, possiamo mettere in campo accanto agli uomini. Non più perle nascoste.
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